il calascione

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Crediti

- La strumento il Calascione presente nel logo è stato realizzato dal liuaio Pasquale Scala, Praiano, Salerno.
Di seguito, il suddetto liutaio in visita all'Associazione, ritratto con la chitarra battente di sua costruzione, al fianco di Giuseppe Manna.

- In data 23/09/2013 si rende noto che l'Associazione ha beneficiato della donazione da parte della signora Anna Porzio, che in qualità di moglie dello scomparso liutaio napoletano Riccardo Savastano (in foto), ai fini del proseguimento delle ricerche e lavori perseguiti dal sopra detto liutaio per non disperdere tale patrimonio e continuare la sua tradizione, ha donato all'Associazione materiale didattico, attrezzature e forme da lui usate.
VIDEO

- Il maestro liutaio Gaetano Pucino, che oltre a essere un prezioso consulente dell'associazione sulla catalogazione e classificazione degli strumenti ad arco è stato anche il mio insegnante di liuteria ad arco nel corso di studi per il conseguimento del diploma di liuteria. Attento conoscitore dei violini napoletani sta preparando delle pubblicazioni inedite in merito. Cortesemente ha gentilmente offerto all'associazione la foto di sua proprietà del liutaio Bellarosa, da me esposta nella sezione di questo sito.

- Nella foto a destra Giuseppe Manna con Luciano Biasibetti, organizzatore dell'evento a Milano Milan Guitars & Beyond, famoso collezionista del vintage e appasionato del rock italiano, esperto di chitarre elettriche e profondo conoscitore dei modelli più rari delle Wandrer, Davoli, Elli Sound, Crucianelli, Eko, Gherson ed altro. Noto per aver fatto usare alcuni modelli delle sue collezioni elettriche a noti artisti come Zucchero, Ligabue, Vasco Rossi, Piero Pelù ed altri.

- Il professore Emanuele Buzi, titolare della cattedra di mandolino al Conservatorio di Palermo, in visita all'associazione per testare i mandolini di Giuseppe Manna. Qui ritratto col mandolino scanellato mod. Concerto. Nella seconda immagine è raffigurato il quintetto di plettri "Giuseppe Anedda":
Emanuele Buzi - Mandolino
Norberto Gonçalves - Mandolino
Vladimiro Buzi - Mandolino
Andrea Pace - Chitarra
Emiliano Piccolini - Contrabbasso

- Il mandolinista Pierangelo Fevola in visita all'Associazione "Il Calascione" prova il mandolino modello Dolphin del maestro liutaio Giuseppe Manna

- Nella prima foto Antonio De Biase, quasi bambino, 1985, con A. Caravano a destra e Giuseppe Pianteroso a sinistra, nella storica fabbrica di Calace. A seguire alcuni video che presentano gli strumenti del suddetto Antonio De Biase, socio e collaboratore dell'Associazione nella produzione di mandolini e strumenti napoletani.

- Il dottor Francesco Spada, gestore e ideatore di un museo privato sugli strumenti musicali antichi, dal nome di Collezione Spada. Risulta molto interessante visionare questi antichi strumenti raccolti da una trentennale passione e dopo anni di ricerche filologiche e organologiche che annoverano risultati a livello internazionale. Qui il dottor Spada, in visita all'Associazione insieme con Giuseppe Manna mentre consultano un annuario sulla catalogazione degli strumenti musicali.
www.collezionespada.it

Giuseppe Loveri, scomparso nel 2009, continuatore della tradizione di famiglia, che nella sua discendenza (nipote di Carlo Loveri, famoso liutaio, pregiato costruttore di strumenti ad arco e a plettro) vanta di essere stato un costruttore, abile liutaio, restauratore di strumenti antichi e costruttore di chitarre napoletane.
Amante della tradizione liutaia napoletana, sosteneva e condivideva con i liutai continuatori della propria passione segreti e aneddoti, consigliando e indirizzando i neofiti all'arte liutaia.
Io stesso molti anni orsono, da giovane, ero frequentatore del suo negozio - bottega, dove lui con amore mostrava gli strumenti da lui modificati (come nel mio ricordo la chitarra con le corde aggiunte ed anche un'acustica folk con le corde incrociate, tipo pianoforte e tante altre piccole innovazioni testimoniate da vecchi articoli di giornale e riviste specializzate che all'inizio del '900 venivano propagandate).
Con i suoi consigli e il suo amore per chiunque facesse questo lavoro di liutaio, si è prodigato per sostenere in maniera molto elegante e soffusa, con la discrezione che solo lui sapeva fare, tanto da spingersi ad acquistare strumenti che a volte ha rivenduto per lo stesso prezzo, solo per il piacere di condividere dialoghi e sostenere la continuità dell'operato altrui.
Tempo fa quando io ho costruito i miei primi strumenti, mandolini e mandole in particolare, lui non ha esitato ad ammirarli e ne ha subito acquistato alcuni. In seguito mi è stato di valido aiuto per incanalare su piano pratico il mio lavoro, essendo io stato un neofita, abile come liutaio, ma poco attento nella pratica commerciale.
Attualmente i continuatori della sua opera sono i figli, Maurizio, Davide e Patrizia, con quest'ultima, personalmente è nata una grande amicizia e collaborazione e stima reciproca, infatti alcuni strumenti della collezione privata Loveri (www.loveri.com), sono stati da me restaurati e messi a punto. A queste persone e soprattutto al loro papà va un caloroso abbraccio e tanti ringraziamenti.
Giuseppe Manna

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